Quasi 100 morti e decine di dispersi. Questo è il tragico bilancio, tralasciando gli immensi danni materiali, dell’alluvione avvenuta questa settimana a Valencia, seminando il caos e la distruzione per la città e portando paura in tutta l’Europa.
E non si contano le alluvioni su scala più ridotta a cui abbiamo assistito in Italia e nel resto d’Europa, come quella che ha di recente allagato Bologna e altre parti dell’Emilia Romagna, già colpita da eventi simili negli ultimi anni. In tutto questo i governi dei diversi Paesi sono sempre più in difficoltà sul comportamento da tenere dinnanzi a queste disgrazie, tra le strutturali carenze di denaro nei conti pubblici e l’effettiva necessità di dare respiro non solo ai cittadini, ma anche alle imprese colpite da questi disastri ambientali. Sono sempre di più le frange della popolazione che chiedono agli Stati di mettere da parte dei tesoretti per venire incontro a queste esigenze, ma per ora non sembrano avere avuto ascolto.
Risulta in ogni caso ormai evidente che il cambiamento climatico in Europa sta conducendoci verso una situazione non troppo lontana da quella degli Stati Uniti, dove una larga parte degli Stati si trova a fronteggiare cicloni, ultimo tra i quali l’uragano Milton, che continuano ad arrecare significativi danni alle infrastrutture ciclicamente. Anche in Europa è evidente che sarà presto necessario mettere a punto sistemi di emergenza che permettano una rapida evacuazione delle aree più a rischio, come avvenuto di recente in Florida, e mantenere un costante monitoraggio di eventi atmosferici che non sembrano più appartenere ad un clima temperato. Oltre che ai fondi per venire incontro ai cittadini che si trovano a perdere in un alluvione una larga parte dei loro beni materiali.
Ovviamente tutto questo avrà un costo economico, ma la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini è senz’altro qualcosa che non ha prezzo. La domanda che dovremmo porci piuttosto è se questo compito debba spettare, come è al momento, ai singoli Paesi o piuttosto all’Unione Europea, previa la necessaria istituzione di un fondo ad hoc. Sarebbe una grande occasione per mettere alla prova il livello di integrazione tra i diversi Stati membri dell’UE e, probabilmente, anche incrementarla. Dopotutto è noto che le relazioni si intensificano dopo che si affronta assieme una difficoltà…