Si chiama Aitana Lopez è un’influencer e sbirciando il suo profilo Instagram da quasi 250mila followers è difficile trovarle un difetto, anche minimo. Sarà perché non è reale?
Ebbene sì, Aitana è la prima AIModel al mondo, ovvero una modella che in realtà non esiste e le cui foto sono generate da un’intelligenza artificiale. Sembra incredibile, ma è proprio così e chi scrive è convinto che non sareste in grado, guardando le sue foto tra quelle di altre modelle, di distinguerla da una vera donna.

Che il Vaso di Pandora dell’IA fosse ormai aperto era evidente a tutti già da più di un anno, ma questa è l’ennesima conferma. Dopo copywriter, artisti e programmatori i prossimi che dovranno iniziare a competere con esseri virtuali sembrano essere gli influencer, una svolta inaspettata, ma interessante.
L’idea di creare Aitana, ormai in grado di generare tra i 3 e i 10mila euro al mese solo dai revenue di Instagram, è di un’azienda spagnola che, stufa dell’incostanza dei promoter a cui si rivolgeva, ha deciso di creare la sua influencer, con tanto di gusti musicali e videoludici per attirare più pubblico possibile. Inutile dire che quest’idea è stata più di un successo e rischia di cambiare radicalmente il modo di fare pubblicità. La pubblicità in effetti è presente in ogni media, dalla radio e i cartelloni ai social e il passaparola, ma non è mai al 100% reale, è sempre una finzione, veicolata da immagini ed audio (o nel caso del passaparola dal più potente dei motori grafici: la fantasia) e chi presenta il prodotto dunque potrebbe serenamente non esistere. Che valore aggiunto può dare assumere un modello o una modella per sponsorizzare dei vestiti quando posso immaginare un “manichino virtuale” fatto su misura in pochi minuti?
Ma la questione di Aitana va oltre. Lei non è semplicemente un simulacro vuoto da mostrare su un cartellone o in televisione, ma la replica di un essere pensante a cui sono stati assegnati a tavolino gusti e passioni, idee e valori che poi vengono espressi attraverso i suoi post con il preciso obiettivo di attrarre pubblico. La differenza è la stessa che c’è tra preparare una torta e imbastire una cucina professionale da chef.

Si suole dire che talvolta la realtà supera la fantasia, ma in questo caso la fantasia ha superato la realtà così tanto da fare il giro e doppiarla: la mimesi del reale è talmente intesa e potente che sfugge alla nostra percezione, un fatto ai limiti dell’inquietante. Ricorda un po’ la storia di Michelangelo che, scolpito il David, lo abbia colpito col martello insoddisfatto che una figura così perfetta non potesse parlargli. Solo che in questo caso Aitana parla, o meglio scrive e posta, e ne approfitta per fare pubblicità ai suoi creatori.