Il settore dei pagamenti in Europa ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni, guidati sia dalla crescita del commercio elettronico e dall’ampio utilizzo degli smartphone, sia dall’aumento della regolamentazione e da fattori geopolitici. Questi cambiamenti hanno portato all’emergere di nuovi operatori e a una maggiore regolamentazione. Il whitepaper “Key Players in the EU Payments Landscape 2023” di Deloitte analizza il settore e i trend emergenti.

Emerge chiaramente l’ampia adozione dei pagamenti digitali come un trend rilevante. Il passaggio verso soluzioni di pagamento mobile e contactless è stato guidato dalla loro facilità d’uso e convenienza, diventando la scelta preferita dai consumatori. Allo stesso tempo, il settore dei pagamenti è caratterizzato da una rigorosa supervisione normativa, inclusa la Payment Services Directive 2 (Psd2) e il General Data Protection Regulation (Gdpr).

L’ascesa delle società fintech ha avuto un impatto significativo sul settore dei pagamenti in Europa, portando ad un aumento della concorrenza e dell’innovazione a vantaggio di consumatori e imprese.

Il settore dei pagamenti in Europa sta vivendo una fase di crescita grazie all’introduzione di nuove tecnologie e soluzioni creative. Tuttavia, deve affrontare sfide come le preoccupazioni per la sicurezza e la conformità ai requisiti normativi che influenzeranno il suo progresso futuro. Con la continua trasformazione del panorama dei pagamenti, è probabile che in Europa si assisterà a ulteriori innovazioni e sconvolgimenti nel settore.

In Italia, i metodi di pagamento tradizionali come contanti e carte di debito sono ancora più diffusi rispetto a quelli digitali. Tuttavia, si prevede un aumento significativo dei pagamenti digitali nei prossimi 4 anni, con una prevalenza delle carte di credito e dei pagamenti via cellulare.

A livello europeo, la normativa, come la Psd2, ha creato tendenze diverse nel settore. Nonostante l’obiettivo della Psd2 di promuovere l’innovazione nei pagamenti, si osserva una disparità nell’adozione da parte degli operatori in Europa. Ad esempio, il Regno Unito domina il mercato dell’open banking, mentre l’Europa è in ritardo a causa della frammentazione degli standard tecnici.

Le sfide come la crisi finanziaria del 2008, la Brexit, il Covid e la guerra in Ucraina hanno impedito l’armonizzazione della regolamentazione in Europa. Tuttavia, iniziative come l’armonizzazione delle normative e l’uniformità delle condizioni di gioco dimostrano l’intenzione di stabilire un quadro regolamentare armonizzato.