Pisa torna per una settimana la capitale italiano dell’informatica. A Pisa la prima connessione internet, grazie ai ricercatori di CNR e CNUCE, e la prima facoltà di informatica. Dodici anni fa il primo festival di internet, che nelle sue successive evoluzioni è stato capace di osservare l’evoluzione del web anticipandone sempre trend e visione.

Il tema scelto per la dodicesima edizione è imperfezione. Tema contraddittorio e provocatorio, ma solo in partenza. Anzi. L’errore e l’imperfezione è il motore che spinge la scienza ad innovare, e la natura ad adattare l’esistente, migliorando ma mai nell’assoluto. In questo senso l’errore e l’imperfezione sono uno spazio essenziale per l’innovazione

La tecnologia quindi può sbagliare esattamente come capita agli esseri umani. Nonostante l’errore non sia tollerato nelle nostre società. In pratica l’imperfezione è una forma di futuro di cui il nostro ecosistema non può fare a meno.

A Pisa si parla di diritti e di democrazia, di cittadinanza e di partecipazione, ragionando sulla pratica prima che sulla teoria, un’etica del cambiamento che potrebbe aiutare a superare una complessità che sembra crescere all’infinito nel mondo nuovo del digitale. Il tema della governance oggi non è più rinviabile, e dal digitale passa l’attivismo della comunità, la lotta alle disuguaglianze e l’inclusione. L’innovazione ha bisogno di essere partecipata e di aver un senso per ritornare ad essere strumento e mezzo, in un ecosistema messo a dura prova dagli effetti collaterali della transizione.  

Per il resto come ogni anno il festival traccia le connessioni tra innovazione e mondo reale in cui viviamo, nessun settore escluso, dal cibo allo sport. Una curiosità: esistono i parastinchi intelligenti, capaci cioè di raccogliere dati da utilizzare per migliorare le prestazioni degli atleti e l’efficienza di questi stessi dispositivi.

Molte le attività ed i laboratori animati da ologrammi e dedicate a ragazzi delle scuole, e molto spazio per la musica, il cinema e le performance artistiche. Dentro lo spazio di coworking “OpenPi” gli incontri ed i dibattiti sui libri e le occasioni di networking per le startup. Tra gli ospiti che abbiamo ascoltato a Pisa Yoshua Bengio vincitore del Turing Award, il “Nobel” dell’informatica, nel 2018, ed Edoardo Di Pietro, il primo laureato italiano nel Metaverso.

Pisa è una città di mare, anche se venendo da fuori non sembra. A Pisa c’è una delle sette meraviglie del mondo, la Torre che pende di 3.9 gradi rispetto al suo asse orizzontale. Un monumento dell’imperfezione…