Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha di recente firmato un Decreto Interministeriale per agevolare l’assunzione di soggetti con disabilità determinate dall’autismo all’interno di startup a vocazione sociale.

Sono state infatti definite puntualmente in questo Decreto le modalità attuative del beneficio fiscale e contributivo previsto in favore dei lavoratori con disturbi dello spettro autistico assunti da startup a vocazione sociale, come informa una nota del ministero del Lavoro.
Ovviamente sono stati imposti dei limiti ben precisi per ottenere i grandi benefici di sgravo fiscale offerti: tra i requisiti fondamentali la “residenza in Italia” delle startup, la fondazione risalente a “non più di 60 mesi” e, come è facile immaginare, l’impiego di  “lavoratori con disturbi dello spettro autistico, quali dipendenti o collaboratori, per un periodo di almeno un anno, in proporzione uguale o superiore ai due terzi della forza lavoro complessiva”.
Inoltre:La retribuzione dei lavoratori dipendenti con disturbi dello spettro autistico, assunti da una startup a vocazione sociale che soddisfi i predetti requisiti, non concorre alla formazione del reddito imponibile complessivo del lavoratore ai fini fiscali e contributivi. I datori di lavoro, pur non essendo tenuti a versare la contribuzione, dovranno trasmettere i flussi di denuncia ai fini della valorizzazione dell’estratto contributivo dei lavoratori”.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando


L’assunzione di queste risorse comporterà ovviamente per loro la sospensione dell’assegno o della pensione di invalidità, ove percepiti dal lavoratore e soggetti ai limiti di reddito di cui al Decreto annuale del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Decreto interministeriale è stato già trasmesso per la firma di concerto al ministero dell’Economia e delle Finanze.