Nel suo intervento a #missioneitalia 2023, Céline Gauer, Direttore Generale Task Force Ripresa e Resilienza della Commissione Europea, ha sottolineato innanzitutto come il PNRR sia estremamente importante per l’Italia in quanto strumento di trasformazione, non solo per l’ammontare dei finanziamenti ma anche per le riforme strutturali che contiene:

“È un’opportunità ma anche una responsabilità: l’Italia ha il piano più grande dei 27 Stati membri. Il successo del piano italiano è il successo dello strumento per l’Ue. Il PNRR, inoltre, è complementare alla politica di coesione: le riforme aiuteranno l’attuazione dei progetti finanziati dalla coesione, in tutto il territorio. Gli investimenti, infatti, possono anche andare a città o regioni che non sono tra i grandi beneficiari ma hanno ancora enormi bisogni e dove le persone vivono.
Il PNRR  è anche un’opportunità per comuni e città: è uno strumento per attuare politiche comuni e rendere l’Europa più sostenibile, più competitiva, più inclusiva. L’attuazione del piano non è un obiettivo in sé, ma uno strumento. Il PNRR porterà un’accelerazione nel processo di decarbonizzazione, la lotta al cambiamento climatico, infatti, deve iniziare dalle città. Il PNRR sostiene la l’efficientamento energetico degli immobili pubblici e privati, il trasporto urbano sostenibile con l’introduzione di stazioni di ricarica in tutto il paese per ridurre le l’inquinamento atmosferico e i collegamenti ferroviari tra le città. Il PNRR riguarda anche il rafforzamento della coesione territoriale e sociale. 30% di spesa sociale è incentrata su sanità, istruzione, mercato del lavoro, competenze. Anche in questo caso città e comuni sono in prima linea: Strutture per l’infanzia; Migliore accesso all’assistenza sanitaria attraverso le case di cura; Nuova edilizia sociale pubblica.
Il PNRR contribuirà anche ad attrarre imprese,  ad esempio attraverso la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la semplificazione delle autorizzazioni. Sosterrà la crescita delle imprese e la creazione di posti di lavoro. Le implementazioni richiedono la cooperazione di tutti i livelli. Cooperazione tra città: le competenze e le migliori pratiche dovrebbero essere condivise tra città e comuni. Cooperazione con la Commissione: tutti gli attori coinvolti devono identificare e segnalare rapidamente i ritardi per poterli affrontare. La revisione del piano è un’occasione per farlo, ma deve essere rapida. Il Timing del 2026 è una scadenza assoluta. Ma anche la possibilità di fare le cose più velocemente”.