Si parla molto di innovazione sia in termini di transizione green che per quanto riguarda le startup, ma come si sta muovendo l’Europa in questo senso? E l’Italia?
328 miliardi, una cifra difficile persino da comprendere pienamente per un comune cittadino, questa è stata la spesa europea nel 2021 per la ricerca e lo sviluppo secondo Eurostat. Ben il 6% in più del 2020 ed addirittura il 43,9% in più rispetto al 2011. Questi tassi di variazione sono a prezzi correnti, il che significa che riflettono sia le variazioni di prezzo che le variazioni reali del livello di spesa.
Se però si inquadra il dato in percentuale al PIL i dati paiono un pelo meno rosei: la spesa scende infatti dal 2,31% nel 2020 al 2,27% nel 2021, anche se il rimbalzo del PIL post pandemia potrebbe influire non poco su questo dato, anche considerato un aumento del 0,25% negli ultimi 10 anni che porta alla luce un trend comunque positivo.
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Come si può denotare dal grafico l’Italia si pone intorno al centro della classifica per quanto riguarda gli investimenti in percentuale al PIL la cifra non è distante dall’1,5%, ben al di sotto del 3,35% della Svezia, regina di questa classifica, ma decisamente meglio dello 0,48% della Romania, ancora una volta il fanalino di coda dell’UE.
L’ulteriore buona notizia è che due terzi degli Stati membri dell’Ue hanno registrato una maggiore intensità di R&S nel 2021 rispetto al 2011. Tuttavia, quando guardiamo alla spesa in R&S per settore nell’UE, il settore delle imprese ha continuato a rappresentare la quota maggiore della R&S (66,08% del totale di R&S erogato nel 2021).